domenica 5 maggio 2013

NOCINO

Si avvicina il tempo del famoso liquore fatto con le noci, e allora come non proporvelo?
Ma prima ho il piacere di raccontarvi ciò che viene detto sul nocino, che intesse un'antica storia fra sacro e profano.
Liquore legato al nome di S. Giovanni, patrono dei santi, dei conciatori di pelle, dei prigionieri e dei condannati a morte nonché patrono della mia Firenze. Tradizione vuole che le noci siano raccolte il giorno di S. Giovanni, il 24 giugno, in realtà nella magica notte fra il 23 e il 24, notte che cade nel solstizio d'estate, notte che celebra la figura femminile, il matrimonio e la fertilità.
Notte in cui il sole sposa la luna, notte durante la quale le fanciulle raccoglievano erbe con cui preparare filtri e pozioni d'amore, notte delle streghe.
La tradizione medievale vuole che durante questa magica notte tutte le streghe volassero in cielo radunandosi poi attorno al grande noce di Benevento, simbolo della congiunzione fra terra e cielo, fra naturale e soprannaturale. Fu il vescovo Barbato che, nell'anno 665, condusse in processione una moltitudine di fedeli e fece abbattere il noce. Estirpatane la radice, in essa vi trovò un demone, che lui stesso uccise con l'acqua santa.
Ecco come nasce la tradizione del nocino, dalla raccolta in questo giorno dei frutti ancora acerbi.


38 noci piccole e verdi
700 g di alcool
8 chiodi di garofano
la buccia di 1 limone
2 stecche di cannella

Una volta lavate e asciugate, le noci si tagliano in 4, vi consiglio di usare dei guanti se non volete diventare anche voi delle streghe dalle dita verdi :-))) Ponete tutti gli ingredienti in un barattolo, chiudete e lasciate fino al 3 agosto in luogo fresco e al buio agitando ogni giorno. Per lo sciroppo:

600 g di acqua
1 k di zucchero

Il 3 agosto si prepara lo sciroppo di acqua e zucchero che, una volta freddo, si aggiunge al liquore filtrato. Mescolate energicamente, imbottigliate e chiudete ermeticamente. Il nocino sarà buono da gustare non prima del 3 novembre, ce la farete a resistere?




2 commenti:

  1. Interessantissimo il racconto delle origini, una antica storia che mescola il sacro e il profano...sarebbe bello sentire cosa si narra anche a proposito di altre ricette...tutte buone quelle che ci proponi, BRAVA ILARIA!!!

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  2. Grazie mille per i complimenti,
    cercherò di scoprire cosa si narra a proposito di altre ricette, e la ricerca continua...
    :-)))

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