sabato 28 settembre 2013

INSALATA DI PASTA TONNO E AVOCADO

Siete grandi estimatori dell'avocado tanto da volerlo cucinare in tutte le salse? Allora per voi oggi ho preparato l'insalata di pasta tonno e avocado, una ricetta fresca, estiva e veloce. L'avocado, che strana pietanza, tecnicamente da definire un frutto, anche se il suo sapore decisamente non zuccherino non lo farebbe sembrare tale! Ma le sue proprietà nutritive non hanno paragoni: basti pensare che fornisce più proteine del latte vaccino e che contiene tutti e 18 gli amminoacidi essenziali. E' costituito per il 15% da proteine e per l'80% da grassi salubri (inclusi l'omega 3 e l'omega 6). Questi grassi salubri sono utili all'organismo da utilizzare come riserva energetica, ottimi per la costruzione cellulare ed aiutano ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue. Gli amici diabetici ne dovrebbero mangiare 2-3 al giorno. Per 4 persone:

300 g di pasta grossa
1 avocado
2 pomodori
150 g di tonno
1 piccola cipolla di Tropea (o rossa)
1 limone
origano, sale, olio, pepe nero

Cuocete la pasta e fatela raffreddare, trasferitela in una ciotola e conditela con un c di olio per non farla attaccare, rigiratela. Sbucciate l'avocado e tagliatelo a dadini, irroratelo con il succo del limone affinché non annerisca. Tagliate i pomodori a cubetti, salateli leggermente e uniteli alla pasta. Affettate la cipolla a rondelline sottili. Sgocciolate il tonno e riducetelo in pezzetti, quindi unite il tutto alla pasta, avocado compreso. Condite con 2-3 cucchiai di olio, una spolverata di pepe nero e di origano. Servite l'insalata di pasta tonno e avocado ben fredda.




giovedì 26 settembre 2013

ARISTA ALLE MELANZANE IN CARROZZA

Se vi va di mangiare un secondo di carne goloso, oggi vi propongo un pezzo del maiale molto gustoso: l'arista, arricchito dal sapore della melanzana, il tutto in carrozza. Completa il piatto la presenza della farcitura con l'emmental. Tutti sappiamo che è il famosissimo formaggio svizzero dal sapore dolce. La sua caratteristica principale è rappresentata dai grandi buchi dovute a sacche di gas di anidride carbonica che si formano durante la fase di maturazione, per la fermentazione dell'acido propionico, che è il responsabile anche del caratteristico odore e aroma. Per 4 persone:

2 melanzane
12 fette di arista
12 fette di emmental
1 uovo
100 g di pangrattato
sale, olio di semi

Appiattite leggermente le fette di arista con un batticarne e salatele. Lavate le melanzane e tagliate anch'esse a fettine nel senso longitudinale, insaporitele con un pizzico di sale. Disponete su ciascuna melanzana una fettina di arista e una di emmental. Avvolgetela su se stessa, fermate il tutto con uno stuzzicadenti confezionando così degli involtini. Quindi passatela nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato. Friggetele in olio bollente fino a che non saranno dorate. Sgocciolate l'arista alle melanzane in carrozza e servitela ancora calda.



martedì 24 settembre 2013

BESCIAMELLA LIGHT

Potevate immaginate di condire un piatto, magari già pesante di per sé, con della besciamella light? Ma questa ricettina di oggi è davvero senza grassi, una besciamella senza burro e senza olio, che promette lo stesso risultato di quella classica. Quindi potrete usarla per imbottire pietanze come la pasta al forno, la lasagna, la moussaka, altre paste ripiene e numerosi contorni, alleggerendoli in modo sostanziale e, vi garantisco, senza nulla togliere al sapore. Ma da dove ha origine la famosa besciamella? Ovviamente dalla Francia, dove il cortigiano Louis De Bechamel, nel XVII secolo, la propose pare per la prima volta. Fu poi un cuoco di re Luigi XIV, tale Francois Pierre De La Varenne, a darle il nome besciamella e ad inserirla nel suo libro di cucina "le cusinier françois". Per 1 litro di besciamella:

1 l di latte
2 cucchiai di maizena
sale, pepe nero, noce moscata

Versate in una pentola i due cucchiai di maizena e piano piano diluiteli con il latte, sempre mescolando. Non vi preoccupate, non farà grumi (cosa che succede quasi sempre con la ricetta classica della besciamella!!!). Aggiustate di sale e aggiungete a vostro piacimento il pepe nero e la noce moscata. Sempre mescolando il composto cuocetelo a fiamma dolce, portate fuori dal fuoco la besciamella non appena inizia a sobollire.







lunedì 23 settembre 2013

SORPRESONA, UN PREMIO!

Il primo giorno d'autunno è arrivato bussando alla porta del mio blog con una graditissima sorpresa: un premio, "the Versatile Blogger award", pensato per me da Cecilia del blog Frizzi & Pasticci http://cecieviola.blogspot.it (che ringrazio infinitamente). Vi consiglio anche di visitarlo perché è fatto davvero molto bene.


Le regole per accettare questo premio sono:
- mostrare il logo dell'award sul proprio blog,
- ringraziare il blogger che ti ha nominato,
- nominare altri 15 blog,
- mettere il link dei tuoi nominati nel tuo post e informarli del premio con un commento,
- scrivere 7 cose su di te.

Le 7 cose su di me sono:
- ho una laurea in statistica e una passione per la cucina,
- preferisco il dolce al salato, anzi sono proprio una supergolosa,
- adoro mio marito,
- mi piace sentire l'ululato di Shichifukujin (la mia dolcissima akita inu) quando ritorno a casa,
- sono sempre impegnata in qualcosa,
- mio marito mi definisce intelligente, ostinata e dice che ho il sorriso più bello del mondo,
- sono legatissima alla mia famiglia.

Nomino i seguenti blog:
- http://thelunchgirls.blogspot.it/
- http://cocinaconvistas..es/
- http://mariposasenmicocina.blogspot.it/
- http://ipasticcidifrollo.blogspot.it/
- http://cuoredizucchero.blogspot.it/
- http://paneeolio.blogspot.it/
- http://curiosandoincucina.blogspot.it/
- http://www.minibonbons.com/
- http://beatitudiniculinarie.blogspot.it/
- http://amiciallergici.blogspot.it/
- http://pentoleeallegria.blogspot.it/
- http://profumodicosesemplici.blogspot.it/
- http://ribesecannella.blogspot.it/
- http://cucinapensierieparole.it/index.php
- http://lapanciadellupo.blogspot.it/

venerdì 20 settembre 2013

GELATO DI MELA AL PROFUMO DI BASILICO

Un'ultimo brivido freddo prima dei dolci caldi autunnali e invernali? Perfetto, allora oggi vi propongo il gelato di mela al profumo di basilico. Potete avere in casa vostra tutto il gusto del gelato fatto artigianalmente con le vostre manine, anche se io consiglio sempre l'uso di una gelatiera: la ritengo un valido aiuto nella preparazione di sorbetti e gelati, perchè riduce i tempi di congelamento e, soprattutto, evita sprechi energetici legati al fatto di dover aprire e chiudere in continuazione il freezer. Attualmente in commercio ce ne sono a disposizione svariati modelli, con dimensioni, capacità, funzioni e prezzi capaci di soddisfare qualsiasi esigenza. Per 4 persone:

4 mele acidule (tipo Granny Smith)
100 ml di succo di mela
1 limone
1 mazzetto di basilico
125 g di zucchero
1 bustina di vanillina
150 g di panna da montare
50 g di ricotta

Sbucciate le mele e tagliatele a fettine, mettetele in una casseruola con il succo di mele, portate ad ebollizione e lasciate cuocere per 5 minuti; quindi lasciate raffreddare. Del basilico usate solo le foglioline, una volta lavate e tamponate con uno straccio, mettetele nel mix con le mele e il loro liquido di cottura, gli zuccheri, il succo e la scorza del limone. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungete la ricotta e la panna precedentemente montata e amalgamate bene il tutto. Trasferite la ciotola in freezer, lasciate riposare il gelato di mela al profumo di basilico per almeno 4 ore, ricordandovi di rimestarlo ogni 10-15 minuti. Prima di servirlo, decorate ogni porzione con una fogliolina di basilico.


martedì 17 settembre 2013

PANZANELLA

Per noi fiorentini (ma ci tengo a precisare che io lo sono solo d'adozione, fiera calabrese di nascita), preparare e gustare la panzanella, soprattutto d'estate, è a dir poco un obbligo. Per i non toscani, sapete cos'è la panzanella? Ma si, è l'antichissimo piatto povero della tradizione toscana a base di pane raffermo. E oltre questo? La ricetta originale prevede la presenza di altri soli 3 elementi: il pomodoro, la cipolla ed il cetriolo. Semplice no? La provenienza del piatto non è del tutto chiara: secondo alcuni furono i contadini a proporla sulle proprie tavole per consumare avanzi di pane stantio, ammollato e riciclato con pochi poveri elementi dell'orto. C'è invece chi sostiene che fosse il pasto preferito dei marinai i quali, a bordo delle proprie navi, portavano pane indurito, che bagnavano poi con l'acqua del mare, qualche pomodoro ed ecco pronta l'antica panzanella. Nella mia versione ho aggiunto qualche altro ingrediente, ma è davvero eccezionale anche solo con pomodoro, cipolla e cetriolo. Per 4 persone:

200 g di pane toscano raffermo
10 pomodori datterini
1 cipolla di Tropea (o comunque rossa)
1 cetriolo
1 peperone verde piccolo
5-6 olive nere
qualche foglia di basilico
sale, olio, aceto

Tagliate grossolanamente il pane e ponetelo ad ammollare in una ciotola con acqua e 5 cucchiai di aceto. Una volta impregnato, strizzatelo e sbriciolatelo. In una ciotola a parte mettete tutti gli altri ingredienti tagliati a pezzi. Conditeli con una presa di sale, l'olio, qualche foglia di basilico e rimestate. Aggiungete le briciole di pane ammollato e mescolate fino a quando questo non avrà assorbito perfettamente il condimento. Ponete la panzanella in frigo e lasciatela riposare almeno un paio d'ore prima di servirla.


sabato 14 settembre 2013

CODA DI ROSPO ALLE PRUGNE

Oggi voglio proporvi un secondo di mare molto particolare, perché cucinato con la frutta, e al tempo stesso dal sapore molto delicato, che è la particolarità di questo pesce: parlo della coda di rospo alle prugne. La coda di rospo, altrimenti detta rana pescatrice, è un pesce di fondale: il suo habitat ideale è fra i 20 e i 1000 metri di profondità, prediligendo sabbia e sassolini. Questi sono di fondamentale importanza per la sua nutrizione. Infatti la rana pescatrice ha l'abitudine di insabbiarsi aspettando la preda, che cattura usando come esca una parte di se stessa, che sembra una canna da pesca. Quando il "malcapitato" si avvicina, lo ingoia senza pietà. Per 6 persone:

1 k di coda di rospo
500 g di prugne
2 cipolle
1cucchiaio di pepe rosa in grani
1/2 l di vino bianco secco
4 cucchiai di olio d'oliva
sale, pepe nero

Affettate le cipolle e rosolatele a fuoco dolce con l'olio e 4 cucchiai d'acqua. Tagliate la coda di rospo in 6 medaglioni e aggiungeteli in tegame, salateli leggermente su entrambi i lati e lasciateli imbiondire per 5 minuti. Trasferite la coda di rospo in una grande pirofila da forno, contornatela delle prugne intere, condite con i grani di pepe rosa e il pepe nero, aggiustate di sale e irrorate con il vino. Infornate la coda di rospo alle prugne a 200° per 15 minuti senza rigirarla. Servite ben calda.


martedì 10 settembre 2013

PASTA FREDDA MARE E CAMPAGNA

Siamo, a quanto pare, alle ultime battute di caldo, anche se ci piace immaginare che la bella stagione ci accompagni ancora per un po. In ogni caso, la leghiamo ancora a noi con dei "riti propiziatori" in cucina, fra i fornelli, elaborando e proponendo ancora una volta gustosi piatti freddi. Infatti mi è venuta una voglia matta di mangiare una pasta fredda, e quella che vi propongo oggi è la sfiziosa pasta fredda mare e campagna, una mia invenzione semplice e colorata che unisce, per l'appunto, i sapori del mare con quelli dell'aia. Per 2 persone:

160 g di pasta corta
100 g di piselli
2 uova
100 g di gamberetti
sale. olio, pepe bianco

Cuocete la pasta, scolatela in una ciotola, aggiungetevi un filo d'olio, rigiratela e lasciatela raffreddare. Mettete a bollire le uova. Sbollentate anche i gamberetti. Io uso i piselli congelati, ma non li metto a bollire, li lascio scongelare naturalmente e li aggiungo direttamente in ciotola alla pasta. Tagliate le uova ormai sode a fette, lasciandone da parte qualcuna per la decorazione. Quando tutti gli ingredienti sono freddi uniteli alla pasta. Salate, pepate, regolate d'olio e ponete in frigo la vostra pasta fredda mare e campagna. Prima di servirla in tavola, decorate con le fette di uova sode messe da parte.



venerdì 6 settembre 2013

RICOTTA

Carissimi amici, come promesso, eccovi la ricetta della ricotta. Come vi anticipavo, essa viene fatta prevalentemente dal siero (che è il liquido di "scarto" ottenuto dopo la lavorazione del formaggio) e non direttamente dal solo latte. Questo è il motivo per il quale non viene tecnicamente definita un formaggio, bensì un latticino. Ecco perché, rispetto ai comuni formaggi, risulta essere molto più leggera e digeribile, e le proteine in essa contenute sono particolarmente assimilabili grazie al processo di riscaldamento che avviene durante la sua lavorazione. Vi consiglio, infine, un uso alternativo della ricotta: mescolata in parti uguali a miele e yogurt può essere tranquillamente applicata sul viso. Se la vostra pelle è un pochino secca questa maschera le ridonerà lucentezza e tono. Per circa 200 g di ricotta:

1,5 l di siero
1 l di latte intero
1/2 limone
1 cucchiaio di sale fino

Bollite il latte con il siero, quindi aggiungete il succo del limone e il sale. Girate continuamente e fate cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Fate raffreddare. Potrete notare in questa fase il siero che si separa dal latte a fiocchettini piccolissimi. Mettete in un colino un canovaccio di cotone o della garza e lasciate scolare bene per 10 minuti. Trasferite la ricotta in un altro colino e pressatela con un cucchiaio in modo da farle prendere una forma. dopo circa 5 minuti la ricotta è pronta per essere trasferita su un piatto da portata e posta in frigo.



mercoledì 4 settembre 2013

TORTA AL MELONE

Ancora troppo caldo per accendere il forno, ma la voglia di una bella torta assale il popolo di noi golosi? Niente paura, leggete qui la ricettina della torta al melone, preparata a freddo e con pochissime calorie, fresca e leggera, dopo la prima fetta ne vorrete subito un'altra! Ma quando acquistiamo un melone, come sceglierlo senza andare incontro alla spiacevole sensazione d'aver comprato un cetriolo??? Pare che i meloni più zuccherini e saporiti siano i maschi, ma come riconoscerli? Semplice, al contrario della femmina, il melone maschio presenta un pallino scuro situato nella parte opposta al picciolo. Per 8 persone:

600 g di melone
50 g di zucchero
1 limone
40 g di maizena o amido di mais
150 g di biscotti tipo frollini
20 g di burro

Tritate i biscotti e aggiungete il burro fuso, mescolate in modo da amalgamare perfettamente i due ingredienti. Foderate con questo composto una teglia a cerniera del diametro di 24-26 cm, avendo cura di ricoprire anche i bordi per un'altezza di un paio di dita. Ponete in frigo per 2 ore. Nel frattempo, frullate il melone. A parte diluite la maizena con 4 cucchiai d'acqua, quindi aggiungetela in una pentola con il melone, lo zucchero e il limone. Portate ad ebollizione a fuoco basso e mescolate per 5 minuti. A questo punto versate questo composto sulla base di biscotti e livellate. Lasciate raffreddare e trasferite in frigo per almeno 2 ore. Prima di servire la torta al melone decoratela a piacere, io ho usato delle gocce di cioccolato e qualche fetta di melone tagliata sottilissima. Vi consiglio di accompagnare ogni fetta con un bel cucchiaio di yogurt greco, vi assicuro che ne esalta il sapore. Vi suggerisco inoltre diverse varianti: ho provato a sostituire il melone con le fragole, un'altra volta con il kiwi, poi con le pesche, e vi garantisco un risultato altrettanto eccellente. Provate e fatemi sapere cosa avete sperimentato :-)))


lunedì 2 settembre 2013

PASTA E FAGIOLINI

Oggi prepariamo un primo, ideale per i nostri amici vegetariani e vegani, adattissimo a chiunque sia amante dei sapori naturali della terra e stagionali: la pasta e fagiolini. Questi ultimi non sono altro che il frutto immaturo dei fagioli. Sono a metà strada fra i legumi e gli ortaggi, rispetto ai primi sono molto meno calorici, ma come questi sono ricchissimi di fibre, infatti sono un ottimo alleato in caso di stitichezza. All'acquisto, la freschezza dei fagiolini è fondamentale, e si può facilmente testare piegandoli: se sono appena raccolti si spezzano immediatamente. Vanno sempre lessati prima del consumo, altrimenti risultano indigesti. Un consiglio: per far si che i fagiolini mantengano bello vivo il loro caratteristico colore verde è necessario calarli in pentola solo quando l'acqua bolle, e lasciarli lessare per almeno 10 minuti. Per 2 persone:

100 g di pasta corta
200 g di fagiolini
4 pomodori ciliegino
1 spicchio d'aglio
1 rametto di menta
1 rametto di origano
olio, sale

Sbollentate i fagiolini in acqua salata per circa 10 minuti, scolateli e teneteli da parte. Mandate avanti la bollitura dell'acqua della pasta e nel frattempo, in un tegame, ponete l'aglio a pezzettini finissimi, l'olio, l'origano e i pomodorini tagliati grossolanamente. Rigirate e lasciate appassire per 5 minuti. A questo punto aggiungete i fagiolini e saltateli in padella per altri 5 minuti, il tempo necessario affinché si insaporiscano con i pomodorini. Quindi aggiungete le foglioline di menta e regolate di sale. Scolate la pasta e saltatela in padella. La pasta e fagiolini è pronta da servire in tavola.