mercoledì 27 novembre 2013

CAVOLFIORE ALLA CREMA

Il cavolfiore alla crema, l'ortaggio simbolo della stagione invernale, presentato oggi in un contorno dal sapore deciso. Ma non è del cavolfiore che voglio parlarvi in questo post, bensì di un altro ingrediente presente in questa ricetta: il cappero. Anzitutto diciamo che ciò che consumiamo della pianta del cappero è il bocciolo del suo fiore, che viene raccolto durante tutta l'estate, anche più volte dalla stessa piantina. Pensate che ogni cespuglio può arrivare a produrre circa 3000 fiori in una sola stagione! La classificazione del cappero avviene a seconda della sua dimensione e tanto più sono piccoli, migliore è la sua qualità. Il modo migliore per conservarli è sotto sale, ma prima di consumarli è necessario tenerli in acqua per almeno un'ora. I capperi più pregiati sono quelli di Pantelleria, perchè il terreno vulcanico gli conferisce un gusto che pare non sia rintracciabile in nessun'altra parte del mondo, tanto d'avergli fatto guadagnare la denominazione IGP. Per 4 persone:

1 cavolfiore di circa 1 k
1 tuorlo
50 g di parmigiano grattugiato
200 g di panna
50 g di capperi
2 filetti di acciughe
250 g di besciamella

Pulite il cavolfiore, dividetelo in cimette e cuocetelo in acqua salata per 20 minuti. Scolatelo e tenetelo da parte. Preparate la besciamella che trovate qui con 1/4 degli ingredienti indicati. Quando la crema sarà addensata, incorporate il tuorlo, senza mai smettere di rimestare, il parmigiano, la panna, i capperi e l'acciuga precedentemente spappolata. Fate attenzione che la salsa non prenda il bollore. Quando la vedete ben legata unite le cimette di cavolfiore e fatele impregnare per benino nel condimento. Portate subito in tavola, ben caldo, questo saporitissimo cavolfiore alla crema.



lunedì 25 novembre 2013

VIN BRULE'

Il vin brulè, letteralmente vino bruciato, non fallisce mai nel creare l'atmosfera natalizia. Profumatissimo, molto speziato, servito bollente è un vero toccasana nelle gelide giornate invernali. Assolutamente vi consiglio di provare questa facilissima ricetta, che non ha niente a che vedere con i vari vin brulè che si acquistano, per i miei gusti troppo alcolici e come al solito, pieni di conservanti. Nella preparazione casalinga, infatti, si da molta cura alla "bruciatura" del vino, che lo rende, per l'appunto, "brulè". E' proprio durante questa fase che a bruciare è, naturalmente, l'alcol, che evaporando, lascia che a regnare siano le fragranze dei chiodi di garofano, cannella e noce moscata. Per 4 persone:

1 l di vino corposo
150 g di zucchero
1/2 noce moscata
10 chiodi di garofano
2 stecche di cannella
1 arancia
1 limone

Ricavate dall'arancia e dal limone delle scorzette sottili, facendo attenzione a non tagliare anche la parte bianca che rende amarognolo il sapore. Ponetele in un tegame con lo zucchero, le spezie e in ultimo il vino. Senza smettere mai di rimestare portate a bollore a fiamma dolce, quindi proseguite la cottura per 5 minuti, fino al completo scioglimento dello zucchero. E ora la magia: infiammate il vino usando uno stecchino lungo, in modo da garantire una distanza di sicurezza e aspettate che il fuoco si spenga da solo. Filtrate il vin brulè con un colino e servitelo fumante.




venerdì 22 novembre 2013

PEPERONI RIPIENI DI MARE

I peperoni ripieni di mare sono una ricetta molto semplice da realizzare e allo stesso tempo ricca di sostanza, un colorato e allegro piatto unico di verdure e pesce. In questa preparazione ho usato il palombo, che udite udite, è uno squalo! E si, proprio come la verdesca il palombo è un'innocuo squaliforme fra i più pregiati e gustosi, diffusissimo anche nel nostro bacino del Mediterraneo. Spessissimo venduto a tranci, si può facilmente riconoscerlo dal fatto che si presenta totalmente senza lische ed ha una colonna vertebrale a forma di croce. Per la sua bontà può essere tranquillamente sostituito, in alcune preparazioni, al pesce spada, molto più costoso e pregiato. Per 4 persone:

4 peperoni
200 g di palombo in tranci
400 g di gamberetti
4 pomodori maturi
10 olive nere e verdi
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
100 g di mollica di pane
2 spicchi d'aglio
abbondante origano
sale, pepe nero, olio

Tagliate a metà i peperoni asportando il picciolo e la parte interna di filamenti e semi, poneteli con la parte aperta rivolta verso l'alto in forno per 10 minuti o nel microonde per 5 minuti. Nel frattempo sbollentate per 5 minuti i gamberetti e per 10 il palombo, che sbriciolerete fra le dita in piccole parti in una ciotola, aggiungete i gamberetti e l'aglio tritato finemente. Tagliate a piccoli cubetti i pomodori, snocciolate le olive e riducete anch'esse in pezzetti. Incorporate tutto nella ciotola, aggiungendo i rimanenti ingredienti, avendo cura di aggiustare di sale e di condire con abbondante origano e pepe nero. Amalgamate bene il tutto e riempite con questo ripieno i peperoni. Prima d'infornare a 200° per 20 minuti, irrorate ogni peperone ripieno di mare con un C di olio. Sono ottimi serviti caldi ma anche freddi il giorno dopo.


mercoledì 20 novembre 2013

ARISTA AL PEPE ROSA

Arista al pepe rosa. L'arista è un pezzo del maiale molto versatile che si presta bene a molte preparazioni, oggi cucinato per voi in questa ricetta in bianco al pepe rosa. In effetti quest'ultima spezia non è propriamente un pepe, infatti è chiamata anche falso pepe, perchè non deriva dalla stessa pianta di quello nero, bianco e verde (il piper nigrum) bensì dal shinus molle, originario del sud America e oggi coltivato un po ovunque. La fragranza e la bellezza del suo frutto (pensate che io l'ho utilizzato come centrotavola e come segnaposto il giorno del mio matrimonio) non sono le sue uniche caratteristiche: infatti ha proprietà diuretiche, antisettiche e favorisce la digestione. Per 4 persone:

500 g di arista in un solo pezzo
2 cipolle grosse
1 cucchiaio di pepe rosa in grani
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
olio, sale

Versate in una casseruola un fondo d'olio e fatevi rosolare la carne da tutti i lati per sigillarne i succhi. Tenetela da parte. Nel frattempo affettate finemente la cipolla e soffriggetela per 5 minuti nel fondo di cottura dell'arista. Aggiungete nuovamente in casseruola il pezzo di carne, salate e unite i semi di finocchio e 1/2 cucchiaio di pepe rosa. Incorporate dell'acqua, sufficiente a ricoprire completamente le cipolle. Coperchiate e fate cuocere a fuoco medio per circa 1 ora, aggiungendo all'occorrenza altra acqua. Una volta cotta lasciate raffreddare, dopodicchè tagliate l'arista al pepe rosa a fette sottili di circa 1/2 centimetro. Servitela accompagnata dalla cipolla e decorata con i rimanenti grani di pepe rosa.


lunedì 18 novembre 2013

TORTINO DI RISO ALLE MELANZANE

Oggi per voi una ricetta facile facile ma molto gustosa e colorata: il tortino di riso alle melanzane. Il riso è un alimento molto sano, fra tutti i cereali risulta essere quello con minor potenziale allergenico. Ma una volta raccolto, come arriva sulle nostre tavole? In realtà questo piccolo dono della natura ha bisogno di diverse fasi di lavorazione, la prima delle quali consiste nell'eliminazione delle parti più evidenti d'impurità, attraverso l'uso di setacci e getti d'aria. Segue poi la cosiddetta "sbramatura", cioè vengono staccate dal chicco di riso delle specie di foglioline. A questo punto abbiamo ottenuto il riso integrale, che è buonissimo e molto ricco di proprietà nutrizionali, ma richiede una cottura più lunga del riso bianco. Quindi si procede alla "sbiancatura" per eliminare al parte più esterna del chicco. In base al numero di passaggi che si eseguono in questa fase di raffinazione, si ottiene il riso semiraffinato, il riso mercantile, il riso raffinato di I grado e il riso raffinato di II grado. Lo step finale è la "brillatura", che ha lo scopo di conferire lucidità al riso e consiste in un trattamento leggero con glucosio oppure con olio di vasellina. Per 2 persone:

200 g di riso per risotti
1 melanzana
300 g di pomodori
100 g di mozzarella
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di grana grattugiato
1 rametto di basilico
olio, sale, pepe nero

Preparate un sughetto con i pomodori, il battuto d'aglio e basilico e una spruzzarina di pepe nero. Bollite il riso e scolatelo, quindi saltatelo nel sughetto in modo che si impregni per bene, lasciandone un pochino da parte. Tagliate a striscioline la mozzarella, e incorporatene la metà al riso. Nel frattempo affettate la melanzana e rosolate le fettine di circa 1 centimetro in una padella con poco olio, scolatele e tenetele da parte. Ponete metà del riso in una pirofila da forno, fate uno strato con le melanzane e ricoprite con il restante riso. Aggiungete la mozzarella, le ultime fettine di melanzane e il rimanente sugo. Infornate a 180° per 15 minuti. Prima di servire in tavola, decorate il tortino di riso alle melanzane con qualche foglia di basilico.


venerdì 15 novembre 2013

CIOCCOLATINI BOUNTY

Per tutti i golosoni come me oggi una ricetta facile e sfiziosa: i cioccolatini bounty. Gli amanti del cocco e della cioccolata sicuramente conoscono la gustosa barretta prodotta dalla Mars e venduta in tutto il mondo. Ma cos'è il Bounty? Ricordate il famoso ammutinamento del Bounty? La storia ci riporta alla memoria una nave mercantile britannica, salpata dall'Inghilterra alla fine del 1700, allo scopo di recuperare alberi di frangipane dall'isola di Tahiti. Il suo comandante, il capitano Bligh, su ordine del re doveva raggiungere l'isola doppiando Capo Horn, impresa che gli risultò impossibile da realizzare per le avverse condizioni climatiche. Allungando i tempi, Bligh dovette curvare su Capo di Buona Speranza e, una volta raggiunta l'isola, soffermarsi forzatamente per altri 5 mesi nell'attesa della maturazione degli alberi richiesti dal re. Questo tempo fu sufficiente affinchè l'equipaggio instaurasse stretti rapporti con le indigene dai facili costumi sessuali. Fu proprio questo il motivo dell'ammutinamento del Bounty: poco dopo la partenza, un gruppo di marinai capeggiati da Fletcher si impossessarono delle armi a bordo, confinarono Bligh su una barchetta e rifecero rotta su Tahiti per raggiungere le tahitiane. ....aaahhhh l'amore.... Per circa 40-45 cioccolatini bounty:

250 g di farina di cocco
3 albumi
150 g di zucchero a velo
150 g di cioccolato fondente

Montate a neve gli albumi e impastateli con la farina di cocco e lo zucchero. Lasciate riposare in frigo per 30 minuti. Formate con questo impasto delle palline. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e immergetevi le palline. Riponetele dentro dei pirottini. Prima di servire i cioccolatini bounty fateli riposare in frigo per almeno un paio d'ore.


mercoledì 13 novembre 2013

GRISSINI AL PROSCIUTTO

I grissini al prosciutto, uno sfizioso antipasto molto versatile, perchè può essere presentato anche come rustico o come finger food. Per la prima volta oggi, nella storia del mio blog, per festeggiare il compleanno del mio carissimo papà e l'onomastico del mio amato fratellino Diego, ho deciso di presentarvi questa simpatica ricetta accompagnata da un tutorial fotografico. Questo non perchè sia particolarmente difficile, anzi, come sapete bene tutte le mie ricette sono di una facilità estrema e di velocissima realizzazione. Piuttosto m'intrigava fare questo nuovo esperimento. Voi cosa ne pensate? Per 4 persone:

150 g di prosciutto
1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
50 g di parmigiano grattugiato
paprica dolce


Disponete le fette di prosciutto sulla pasta sfoglia ma non per tutta la sua superficie, fatelo solo per metà. Cospargete su tutto il salame il parmigiano grattugiato.




Chiudete a portafoglio la pasta sfoglia e pressate bene lungo i bordi in modo da sigillare perfettamente il contenuto.





Tagliate la pasta sfoglia in strisce larghe cira 2 centimetri. Un consiglio: più saranno sottili, maggiore sarà l'effetto grissino oltre che  più piacevole all'occhio.




Rigirate ogni striscia su se stessa più volte a mo' di spirale.






Disponete ogni grissino di pasta sfoglia su una placca da forno e cospargete con della paprica dolce. Infornate dunque a 200° per circa 15 minuti, il tempo necessario alla loro doratura. L'effetto finale è quello che vedete qui in basso. I grissini al prosciutto sono ottimi caldi, ma sono l'ideale se dovete allestire un buffet perchè potete prepararli il giorno prima.





lunedì 11 novembre 2013

POLENTA AI FUNGHI PORCINI

Siete andati nel w-e a cercare funghi? Io si, ieri ha piovuto a dirotto tutta la giornata, ma sabato, col tempo un po' incerto, mi sono avventurata su per i monti. E sorpresa delle sorprese, madre natura mi ha regalato 3 bei boletus. Di ritorno a casa già pregustavo felice la succulenza, per la prima volta quest'anno, della polenta ai funghi porcini, tipico piatto autunnale, ricco di sapore e carico di gusti naturali, ideale anche come piatto unico. Per chi non avesse avuto la mia stessa fortuna, segnalo una sagra che si svolge qui in zona: dal 28 novembre al 1 dicembre a Compiobbi (FI) è in programma al "circolo la pace" la sagra della polenta e delle specialità autunnali, dove si potranno gustare, fra tante specialità, anche i funghi porcini. Per 2 persone:

150 g di polenta
600 g di acqua
100 g di funghi porcini
200 g di panna
50 g di pancetta a dadini
1 cipolla
3 cucchiai di pecorino grattugiato
1 rametto di nepitella
olio, sale, pepe nero

Riducete la cipolla in anelli sottili e fatela rosolare in padella con la pancetta, poco olio, qualche fogliolina di nepitella e una spruzzata di pepe nero. Quindi aggiungete i porcini, che avrete accuratamente ripulito dalla terra con uno straccetto umido, e sfilettati, gambo e cappella. Lasciate insaporire per circa 5 minuti a fuoco dolce e incorporate la panna e qualche altra foglia di nepitella. Regolate di sale e di pepe rigirando in continuazione per altri 3 minuti e levate dal fuoco. Nel frattempo portate a bollore l'acqua, aggiungete il sale necessario e la farina di polenta. Rimestate con forza il tempo necessario alla sua cottura; io uso sempre quelle istantanee, quindi mi ci vogliono davvero 3 minuti :-))) A fine cottura incorporate il pecorino e fatelo completamente assorbire alla polenta. Quindi dividetela nei piatti e sovrapponete la salsina preparata in precedenza. Servite in tavola la polenta ai funghi porcini ben calda e fumante.


venerdì 8 novembre 2013

BACCALA' AL BATTUTO DI CAROTE

Il baccalà al battuto di carote: un piatto di pesce povero della tradizione del sud, originalissimo per gusto e colore. Ma cos'è il baccalà? Uno scrittore cubano l'ha simpaticamente definito "nient'altro che una mummia commestibile" (A. Hernandez Catà). A me piace molto questa definizione perchè in effetti, altro non è che il merluzzo conservato sotto sale. Quindi, prima d'essere cucinato, va tenuto a bagno per due giorni, e l'acqua va cambiata almeno ogni 6 ore. Degli utili consigli nella scelta all'acquisto del baccalà sono anzitutto il colore della carne: non dev'essere giallastra ma bianca. La pelle deve essere molto chiara e la polpa elastica e al tempo stesso morbida. Infine 2 parole sulle dimensioni: nella parte centrale il baccalà non deve essere più basso di 3 centimetri e la sua lunghezza non deve essere inferiore ai 40. Per 2 persone:

4 tranci di baccalà
4 grosse carote
1 cipolla
1 ciuffetto di prezzemolo
1 costa di sedano
1 bicchiere di vino bianco secco
sale, olio, pepe bianco

Una volta dissalato il baccalà è pronto per essere cucinato. Riducete a julienne la carota, tritate la cipolla, il sedano e il prezzemolo e ponete tutto in una casseruola larga e bassa con l'olio, regolate con pochissimo sale. A fiamma bassa lasciate appassire per una decina di minuti. Quindi aggiungete i tranci di baccalà, spolverate col pepe bianco, rosolateli 5 minuti per parte e aggiungete il vino. Lasciate sobollire per altri 30 minuti circa a fuoco medio, rigirando a metà cottura. Il vostro baccalà al battuto di carote è pronto per essere servito in tavola ben caldo.


mercoledì 6 novembre 2013

CIOCCOLATO CROCCANTE AI CEREALI

Che meraviglia il cioccolato! Mangiamolo sempre e comunque che fa bene, alla faccia di tutte le diete del mondo! La ricetta di oggi lo vede protagonista insieme ai corn flakes e alla cannella, di cui voglio illustrarvi alcune proprietà benefiche. A differenza di molte altre spezie, la cannella non si ricava dalle foglie o dai fiori della pianta, ma dalla corteccia, dalla parte più interna. Inoltre, quella di migliore qualità si ottiene dai rami più giovani. Bisogna puntualizzare però che esistono 2 qualità di cannella: una è curativa (la cinnamomum zeylanicum), comunemente chiamata cannella regina; l'altra no (la cinnamomum cassia), detta anche cannella della Cina. Dunque possiamo usare la prima per ridurre il gonfiore addominale, come funghicida e antisettico. Uno studio condotto in Germania ha dimostrato la sua efficacia contro il fungo della "candida albicans" e del batterio "escherichia coli", entrambi responsabili di fastidiose infezioni alle vie urinarie. Infine, ma non meno importante, la cannella ha la proprietà di regolare il livello di zuccheri nel sangue, quindi è particolarmente consigliato l'uso e il consumo ai nostri cari amici diabetici. Per 4 persone:

150 g di cioccolato fondente
80 g di corn flakes
100 ml di panna da montare
1 cucchiaino di cannella in polvere

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e aggiungetevi la cannella. Frantumate grossolanamente i fiocchi di corn flakes e incorporateli al cioccolato fuso. Rivestite uno stampo con della carta forno e adagiatevi il composto, cercando di livellarlo allo spessore ci circa 1 cm. Lasciatelo riposare in frigo per 15 minuti in modo tale che solidifichi. A questo punto potete tagliarlo a tocchettoni o, come ho fatto io, fare delle forme con degli stampini di metallo per biscotti (io ho usato una forma a fiore). Prima di servire il cioccolato croccante ai cereali decorate ogni forma con un ciuffetto di panna montata e una spruzzatina di cannella.


lunedì 4 novembre 2013

BROCCOLI FILA E FONDI

Questo pittoresco ortaggio a forma di alberino stuzzica la fantasia e l'immaginazione dei più piccoli, ecco perchè la ricetta di oggi, i broccoli fila e fondi, è adattissima anche per i bambini che normalmente pongono delle difficoltà nell'assumere verdure. Sarà gradita agli amici vegetariani e in generale a tutti coloro che sono particolarmente attenti alla linea, visto che i broccoli hanno il notevole vantaggio di essere molto poveri di grassi e soprattutto di possedere una notevole quantità di fibra alimentare, utilissima per l'aumento della sazietà. In più, facendo parte della famiglia dei cavoli, vantano proprietà antitumorali. Ancora una volta possiamo portare a tavola dall'orto questo preziosissimo dono della natura! Per 2 persone:

1 cespo di broccoli
1 formaggino
3 sottilette
1/2 cucchiaino di paprica dolce
1 cucchiaio di maizena
200 ml di latte
sale, olio

Ricavate dal broccolo i ciuffetti, lavateli e lessateli in acqua bollente e salata secondo la cottura desiderata. Io li lascio cuocere per una decina di minuti per lasciarli un pochino al dente. Scolateli e nel frattempo preparate in un tegamino la besciamella light, ma seguendo queste dosi per il latte e la maizena. Quindi incorporate la paprica, i broccoli, e il formaggino. Rimestate finchè non sarà ben sciolto. Aggiungete le sottilette e aspettate che fondano a fuoco bassissimo, rigirate per far insaporire il tutto e servite ben caldi i broccoli fila e fondi.


sabato 2 novembre 2013

MAIONESE

Cosa proporvi oggi? Magari un'altra ricetta base, la regina di tutte le salse, ciò che serve con poco per arricchire e condire verdure, ortaggi, carni e pesce, o anche semplicemente un panino. Io l'adopero  anche e soprattutto per le decorazioni di altri piatti, come per esempio i pomodori ripieni e crostone. Parliamo della maionese. Oggi vi fornisco la ricetta base, ma vi prometto presto la pubblicazione di post con varianti personalmente ideate e testate, molto originali. Io uso farla in modo molto sbrigativo, con il frullino ad immersione e così non mi è mai capitato che "impazzisse". Se comunque vi dovesse succedere, esistono un paio di trucchetti per mettere una toppa e non buttare via tutto. Vi potrebbe per esempio capitare che la salsa non assorba più l'olio e che raggrumi. A questo punto potete aggiungere una presa di sale oppure un cucchiaino di aceto o di acqua. Ma se ciò non dovesse bastare potete mettere in un'altra terrina un'altro tuorlo e sbatterlo, aggiungendo poco alla volta la maionese impazzita. Altro sistema di recupero consiste nel montare a neve ben ferma un albume, e nell'incorporarlo alla maionese venuta male sbattendo a gran velocità, finché non si otterrà la salsa ben liscia e compatta.

2 tuorli
1 bicchiere di olio d'oliva
1/2 limone
sale

Ponete i tuorli in un recipiente stretto e alto e con il frullino ad immersione iniziate a frullarli. Aggiungete a filo l'olio sempre mescolando. Quando la maionese tende ad addensarsi aggiungete piano il succo del limone ed una presa di sale. Il gioco è fatto, la vostra maionese è pronta!