sabato 20 settembre 2014

RISOTTO ALLE CHIOCCIOLINE DI MARE

Il risotto alle chioccioline di mare è un vero sfizio, se ancora la voglia di mare ci assale, portiamola in tavola con questo primo gustosissimo e di grande effetto per i commensali. Dunque protagoniste di oggi sono le chioccioline di mare, io le ho scoperte da poco, ma sono davvero semplici da preparare e molto golose. Fra l'altro, oltre a poter realizzare dei manicaretti molto vivaci e di sicuro effetto, le chioccioline di mare sono dei molluschi con innumerevoli proprietà. Sono molto ricche di proteine ed hanno un bassissimo contenuto di carboidrati, i grassi sono quasi assenti. Le chioccioline di mare forniscono anche un ottimo apporto di sodio, potassio e ferro. L'unica indicazione è che devono essere acquistate vive e consumate necessariamente cotte, perché sviluppano un alto rischio di contaminazione virale. Le chioccioline di mare vivono a basse profondità che non superano quasi mai i 20 metri, prediligendo i fondi sabbiosi. Quindi è molto semplice pescarle semplicemente rastrellando il fondale, ma consiglio sempre di acquistarle perchè esistono specie molto simili fra di loro ma non sempre commestibili. La chiocciolina di mare che può allietare i nostri palati è lunga 2-3 centimetri, di colore giallo bruno con striature verdognole e guscio liscio. Quindi occhio alla pesca "fai da te"!!! Per 4 persone:

300 g di riso
1 k di chioccioline di mare
1 cipollotto
3 pomodori S. Marzano maturi
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di spumante
1 l di brodo
1 ciuffo abbondante di prezzemolo
4 cucchiai di aceto balsamico
4 cucchiai d'olio
sale, peperoncino

La prima operazione è il lavaggio delle chioccioline di mare sotto l'acqua corrente, poi vanno messe a riposare in una ciotola per un paio d'ore coperte di acqua fredda. Trascorso il tempo, mettete le chioccioline di mare in un tegame a rosolare per 10 minuti con 2 cucchiai d'olio, il peperoncino, metà del prezzemolo e l'aglio tritati e i pomodori ridotti anch'essi finemente. In un altro tegame fate appassire la cipolla sminuzzata con gli altri 2 cucchiai d'olio, incorporate il riso e sempre rigirando fatelo tostare per un paio di minuti, aggiungete lo spumante e quando sarà evaporato quasi totalmente aggiungete il brodo caldo un mestolo alla volta. 5 minuti prima della cottura del riso, unitevi le chioccioline di mare e l'aceto balsamico, portandolo a cottura sempre rigirando. Prima di servire ben caldo in tavola il risotto alle chioccioline di mare, decorate ogni piatto con abbondante prezzemolo tritato.





sabato 13 settembre 2014

FOCACCIA ALLA ZUCCA

La focaccia alla zucca è soffice e colorata, ottima da proporre come antipasto o in un aperitivo sia calda che fredda. La zucca è un ottimo ortaggio con tante peculiarità della frutta, in quanto la maggior parte delle qualità risultano al palato molto zuccherine. Probabilmente una delle caratteristiche più apprezzate della zucca è il fatto che, pur essendo un alimento a bassissimo apporto calorico (solo 17 calorie ogni 100 grammi di prodotto) ha un alto potere saziante. La zucca è molto ricca della vitamina A, come d'altronde tutti gli alimenti color arancio. Il beneficio tratto dal nostro organismo di questo suo pregio è la rigenerazione cellulare e la formazione di nuovo tessuto epiteliale. Sempre per quanto riguarda la salute delle nostre cellule, l'elevata presenza di sodio fa in modo che esse vengano equilibrate a livello idrico. Inoltre è molto ricca di potassio, che rende la zucca un importante sintetizzatore di alcuni enzimi, nonché un facilitatore nella trasmissione degli impulsi nervosi. Che dire... come al solito madre natura porta la medicina sulle nostre tavole! Altro non c'è da fare che gustare i nostri golosi manicaretti. Per 6 persone:

350 g di zucca
350 g di farina
100 g di acqua
5-6 pomodorini
1 cubetto di lievito di birra
3 cucchiai d'olio
15 g di sale

Scaldate l'acqua in modo da renderla tiepida e discioglietevi il cubetto di lievito. Impastate con 100 g di farina e lasciate lievitare per 1 ora in un ciotola coperta con un canovaccio in un luogo riparato. Intanto cuocete la zucca in forno a 200° per 40 minuti o al microonde alla massima potenza per 10 minuti. Schiacciate la zucca e impastatela con l'altra farina, il sale e l'olio. Quindi aggiungete il panetto lievitato e ammassate per benino, lasciatelo lievitare ancora per 1 ora. L'impasto risulterà molto morbido. A questo punto lo potete stendere in una teglia da forno di circa 30 cm di diametro e guarnirlo con i pomodorini spaccati. Fatelo riposare per gli ultimi 30 minuti, quindi infornate la focaccia di zucca a 180° per 35-40 minuti.


lunedì 8 settembre 2014

CROSTATA DI FICHI

Il dolce di oggi è un classico, una semplice crostata, ma impreziosita da un dolcissimo frutto di stagione: il fico. La crostata di fichi è un dolce tipico d'inizio settembre, semplice e originale, con una base di pasta frolla, crema pasticciera a frutta fresca. Il fico, ottimo dono di madre natura, legato a numerose leggende, antiche ma sempre belle da ricordare. Come per esempio possiamo collegare la sacralità del fico al mito della nascita di Roma e alla leggenda di Romolo e Remo. Tutti noi sappiamo che il Dio Marte si unì con la forza alla vestale di Alba Longa, la bella Rea Silvia. Dalla loro unione nacquero Romolo e Remo. I due gemelli furono brutalmente strappati dalle braccia della madre per essere uccisi in quanto erano prole illegittima. Fortuna volle che un servo, mosso a compassione, li adagiò in una cesta e li affidò alle correnti del fiume Tevere. Dolcemente furono cullati in queste acque, finché la cesta non si incagliò fra le radici di un fico che cresceva lungo le sponde del fiume. E' proprio lì, all'ombra del fico, che Romolo e Remo furono trovati e allattati dalla lupa. Ecco perché il fico è collegato alla fondazione della città eterna, e di conseguenza, fin dall'antichità, considerato sacro. In particolar modo l'albero di fico era venerato dai pastori, i quali erano soliti portare sotto di esso delle otri di latte.

pasta frolla
1/2 l di crema pasticciera
8 - 10 fichi freschi

Preparate la pasta frolla con la ricetta che trovate qui. Mentre riposa in frigo per almeno una mezz'ora, avrete il tempo di preparare la crema pasticciera con quest'altra ricetta che trovate qui. A questo punto tirate la pasta frolla in una tortiera di circa 26 cm alzando un pochino i bordi laterali e versatevi su la crema pasticciera. Private i fichi della buccia esterna e divideteli in quarti. Disponeteli sullo strato di crema pasticciera e infornatela a 180° per 20-25 minuti. Servite la crostata di fichi ben fredda.




giovedì 4 settembre 2014

FACCINE DI POMODORO

Le faccine di pomodoro sono state ideate per tutti i bambini, soprattutto quelli più capricciosi che non adorano verdure e ortaggi. Se poi mentre gli date da mangiare gli raccontate questa favola, il successo è assicurato. C'era una volta una bambina di nome Flò, che viveva in campagna con la sua mamma ed una capretta. Erano molto povere, così, quando la bestiola non dava più tanto latte, la mamma decise di venderla per ottenerne qualche soldino. Dunque disse a Flò di recarsi al mercato per ricavarne un buon affare. Così fece la bambina, ma durante il tragitto verso il villaggio incontrò un uomo, che le propose un curioso scambio: capretta in cambio di semi magici di pomodoro. Flò accettò, ma quando tornò a casa, la mamma su tutte le furie la mandò a letto senza cena, lanciando nell'orto la manciata di semi magici di pomodoro. L'indomani mattina, al risveglio, la bambina vide di fronte casa un'enorme pianta di pomodoro che saliva al cielo. Stupita e incuriosita dal fatto che sotto ci fosse una magia, decise di scalare la pianta di pomodoro per vedere dove mai portasse. Sali sali, arrivò in cima ad una pianura bellissima, in fondo alla quale troneggiava un fantastico castello. Decise di entrare e rimase stupita dalla bellezza dell'interno. La bambina fu ricevuta dal re e dalla regina con tutti gli onori, la fecero sedere a tavola e la saziarono con ogni ben di Dio. Flò raccontò loro la sua triste storia di bambina che cresceva fra gli stenti e i morsi della fame con la sua povera mamma. Commossi il re e la regina decisero di regalarle una papera che faceva le uova d'oro. In più invitarono la bambina e la sua mamma ad arrampicarsi sulla pianta magica di pomodoro tutte le volte che desideravano per saziarsi a crepapelle. Fuori di se dalla gioia, Flò scese di corsa dalla pianta di pomodoro e raccontò tutto alla mamma, che l'abbracciò chiedendole scusa per non averle creduto. Da allora mamma e figlia non patirono più la fame e condussero una vita dignitosa vendendo le uova d'oro, aiutando tutti i bisognosi, vivendo felici e contente. Per 2 persone:

2 pomodori tondi
250 g di fiocchi di latte
4 olive nere
2 cucchiai di capperi

Tagliate a fette di circa 2 cm il pomodoro, spalmatevi sopra un abbondante cucchiaio di fiocchi di latte, che potete anche sfiziarvi di fare in casa con la ricetta che trovate qui. Tagliate le olive ricavando delle forme triangolari e sistematele al posto degli occhi. Adagiate i capperi a mo' di sorriso e il gioco è fatto. Vedrete che i vostri bambini adoreranno mangiare le faccine di pomodoro.




lunedì 1 settembre 2014

CERVELLO DI VITELLO BOLLITO

Il cervello di vitello bollito è un secondo piatto della cucina contadina naturale e semplice, allo stesso tempo molto buono e facile da preparare. Il cervello di vitello va annoverato fra le frattaglie bianche, di cui fanno anche parte anche la trippa e le animelle (pancreas, e tutte le ghiandole salivari). Il cervello è molto ricco di fosforo e calcio, ma purtroppo anche di colesterolo. La consistenza delle sue carni tipicamente morbida, se pur compatta, lo rende particolarmente indicato nelle diete di anziani e bambini. Difatti questa ricetta mi fa fare un tuffo nel passato, e la preparo sempre con molto piacere. Il cervello di vitello è così morbido in quanto in esso è presente poco tessuto connettivo. Ecco perché è necessario, prima di procedere alla realizzazione di qualsiasi ricetta, farlo bollire per circa 15 minuti in acqua e limone. Grazie a questo procedimento, denominato "acidificazione", vengono innescati due processi: il primo è il riassorbimento delle fibre, il secondo è la coagulazione delle proteine. E' proprio così, grazie a questa tecnica, che tanto le fibre quanto le proteine non andranno disperse nella successiva cottura. Per 4 persone:

1/2 k di cervello di vitello
4 cucchiai di olio d'oliva
1 limone
sale, pepe nero

Anzitutto bisogna procedere alla pulizia del cervello, per cui è necessario sciacquarlo sotto l'acqua corrente e metterlo a bollire per 10 minuti con il succo di 1/2 limone. Quindi si dovrà privare della pellicina esterna. Il grosso è fatto, perché basterà mettere il cervello a lessare per altri 15 minuti in acqua salata, scolarlo e metterlo a raffreddare. Nel frattempo miscelate olio e l'altro mezzo limone. Una volta freddo, si può tagliare il cervello di vitello a fettine dello spessore di circa 2 cm. Disponetelo su un piatto da portata, irroratelo con l'emulsione preparata in precedenza e cospargete di pepe nero. Il cervello di vitello bollito è pronto per essere servito in tavola.