giovedì 16 maggio 2013

ZUPPA DI PISELLI E FAVE

La primavera porta con se tanti buoni frutti, di stagione questi due fantastici legumi con i quali voglio proporvi oggi la zuppa di piselli e fave.
E' inutile rammentare le loro numerose proprietà nutrizionali, mi fa piacere invece raccontarvi un aneddoto di Santa Zita legato ai legumi. Essa è ricordata per i suoi numerosi miracoli a favore dei più poveri e deboli, protettrice delle casalinghe, nativa di Lucca, sin da giovanissima prestava servizio presso la famiglia Fatinelli. Si narra che il padrone tenesse ben riposta una grossa scorta di legumi all'interno del palazzo. La giovane Zita regolarmente ne rubava per distribuirne ai poveri della città, fino a quando le scorte finirono. Proprio allora il padrone effettuò la vendita di tutti i legumi e gli acquirenti li avrebbero ritirati il giorno successivo. La povera Zita rimase sveglia a pregare tutta la notte! Il giorno dopo, con immenso stupore da parte di tutti, non solo si trovarono tutti i legumi, ma addirittura 50 k in più!

500 g di fave
500 g di piselli
1 cipolla
1 rametto di prezzemolo
1 rametto di aneto
olio, sale

Togliete dai baccelli fave e piselli e sciacquateli. In una pentola mettete 4-5 cucchiai d'olio, la cipolla e il prezzemolo sminuzzati e fate leggermente soffriggere. Aggiungete i legumi e, rigirando spesso, continuate a soffriggere per 5 minuti, dopodiché aggiungete dell'acqua fino a ricoprire il tutto, salate e, a fiamma alta, coperchiate e lasciate cuocere per circa 1 ora. Logicamente se usate la pentola a pressione i tempi si ridurranno notevolmente: una volta terminata la fase di soffrittura, coprite sempre d'acqua, mandate in pressione a fuoco alto, quando sentirete forte il sibilo abbassate la fiamma e cuocete per circa 20 minuti. Il tocco magico è senza dubbio l'aneto. Una volta impiattata la zuppa di piselli e fave dovete necessariamente spezzettarvi su questa fantastica spezia, che da al pietanza un sapore davvero unico!



4 commenti:

  1. Saporita e profumata...proprio una vera delizia!! Brava Ilaria! ed è sempre interessante leggere gli aneddoti che accompagnano le tue ricette :)

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    1. Grazie mille, per tutti i complimenti!
      Mi raccomando l'aggiunta dell'aneto :-)))

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  2. Se poi le fave e i piselli sono cresciuti su terreni di fronte all'adriatico tra la Puglia e le Tremiti nel Gargano, beh allora bonta' e nostalgia si combinano in un piatto pieno di gusto e sentimenti di appartenenza radicale alla semplice, povera, ma saporitissima cucina contadina piena di profumi che ci catapultano alla nostra infanzia quando giocavamo a nascindino, con mio cugino Fabio, tra le alte fave del nonno materno.
    Il tuo blog e cucina hanno risvegliato tanto gusto, ma anche memorie.

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    1. Grazie mille, sono felice per le tue emozioni positive e che sia stata io a risvegliarle :-)

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