La pastiera napoletana è senza dubbio il dolce emblematico delle festività pasquali. Tipico dolce partenopeo, la pastiera napoletana è ormai di largo uso e consumo in tutta la penisola. La fattura di questa particolarissima crostata è in effetti un pochino laboriosa e lunga, tanto nella preparazione quanto nella cottura, ma vi assicuro che il gioco ne vale la candela. Le origini della pastiera napoletana devono essere antichissime, tanto che una leggenda narra di un rito pagano in onore della sirena Partenope. Questa era follemente innamorata di Ulisse, il quale però la respinse. Per il dolore di questo rifiuto, la povera Partenope si uccise, esattamente dove oggi sorge Castel dell'Ovo. Si narra che comunque, ad ogni pasqua, la sirena risorgesse dalle acque, allietando la popolazione con i canti più soavi mai sentiti. Questi, per rendere grazie alla dolcissima Partenope, decisero di omaggiarla con ciò che possedevano di più prezioso: la farina (simbolo di forza e ricchezza), le uova (trasposizione della vita che si rinnova), il grano tenero bollito nel latte (ad indicare i due regni), la ricotta (emblema del lavoro e del frutto dell'uomo), le spezie (che rappresentano i popoli lontani), lo zucchero (ad indicare la dolcezza del canto di Partenope) ed infine l'acqua di fiori d'arancio (che simboleggia il ringraziamento della natura). Felicissima la sirena pose tutti questi doni ai piedi degli Dei, i quali le restituirono la pastiera. Partenope, anzicchè mangiarla, decise di donarla a tutti i napoletani, in segno di riconoscenza di tanta generosità da parte loro. Per 2 pastiere:
per la pasta frolla:
700 g di farina
4 uova
200 g di margarina
220 g di zucchero
per il ripieno:
440 g di grano tenero per pastiera
1 + 1/2 bicchiere di latte
30 g di burro
1 limone
500 g di ricotta
350 g di zucchero
7 uova
150 g di cedro candito
1 boccetta di acqua di fiori d'arancio
1 bustina di vanillina
1 pizzico di cannella
Anzitutto si prepara la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti, stendetela nelle due teglie, bordi compresi, e ponetela in frigo. Mettete da parte un pochino di impasto: vi servirà per la decorazione. Nel frattempo mettete a bollire il grano con il latte, il burro e la scorza grattugiata del limone. Rigirando questo composto in continuazione, lasciatelo cuocere fino a che non diventi di una consistenza cremosa. Ciò avverrà 10 minuti dopo il bollore. Quindi toglietelo dal fuoco e lasciatelo raffreddare perfettamente. Per accelerare i tempi vi consiglio di prepararlo il giorno prima e riporlo in frigo sino al suo utilizzo. A questo punto in una ciotola capiente versate la ricotta con lo zucchero e sgranatela per benino, aggiungete i tuorli e impastate. Incorporate l'acqua di fiori d'arancio, la vanillina, la cannella e il cedro. Mescolate il tutto. A parte montate a neve ben soda le chiare e aggiungetele al composto rigirando dal basso verso l'alto. Infine inglobate la crema di grano e lavorate delicatamente il tutto. A questo punto riempite le teglie fino ad 1 centimetro dal bordo, decorate con delle losanghe di pasta frolla ed infornate a 180° per 1 ora. Una volta cotte vanno lasciate raffreddare. Quando avrà raggiunto la temperatura ambiente, sporverizzate a piacere la superficie con dello zucchero vanigliato. Ponete la pastiera napoletana in frigo fino al momento di servirla.
favolosa!!!! buona Pasqua !!!
RispondiEliminaGrazie carissima, felici feste anche a te, SMACK :-)))
EliminaTroppo buona!!! :))
RispondiEliminaHa ragione, un dolce davvero particolare.... Grazie, un bacione :-)))
EliminaE grazie anche per la leggenda...non la conoscevo ed è molto bella :)
RispondiEliminaGrazie a te che mi segui :-)))
Eliminabuona...buonissima.......favolosi i ricordi di quando la facevamo tutti insieme a Corigliano!!!!bacioni....
RispondiEliminaFavolosi ricordi.... ora la facciamo tutti insieme a Firenze! Un bacione :-)))
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